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Calabria - bellezze naturali tra mari e monti

 

Calabria... bellezze naturali tra monti e mari...

Calabria costituisce la "punta dello stivale" ed è una zona poco conosciuta a visitatori Europei. Ideale per un soggiorno rilassante in una delle sue splendide località e come punto di partenza per escursioni in destinazioni meravigliose del Sud Italia a poche ore di distanza, come la Costiera Amalfitana, Sorrento, Capri, Sicilia, Agrigento, Taormina e la Puglia.

Una terra caratterizzata da una meravigliosa costa frastagliata, scogliere a strapiombo e baie isolate; ripidi percorsi di scogliera che arrivano a piccole insenature rocciose, isole e grotte da esplorare, lunghi tratti di spiaggia tutti lambiti dal mare limpido e azzurro. Clicca, Guarda e Prenota Alberghi in Calabria in Sicurezza.

Il paesaggio è spettacolare, con montagne fino a 2000m a picco, la costa con le sue lunghe spiagge e baie a forma di mezzaluna, scogliere scoscese e isole sparse nel blu cristallino dei mari Ionio e Tirreno.

Ci si chiede come così tanta varietà di paesaggi si possano trovare in una sola regione. Si rimane stupiti dalla bellezza delle montagne coperte di alberi, con le loro verdi vallate e piccoli paesi incastonati sulle loro cime, come quasi scolpiti nella roccia.

Le strade tortuose delle montagne rivelano, in ogni angolo, panorami mozzafiato delle valli lontane e mare scintillante.

Non si ha che l'imbarazzo della scelta tra montagne o costa, c'è tanto da vedere e da esplorare più di quanto possa essere fatto nel solito paio di settimane solitamente destinato alle vacanze. D'altro canto, il lento ritmo di vita del Sud Italia è perfetto per rilassarsi.

La Calabria è ricca di storia, mito e leggenda. Ci sono insediamenti preistorici e grotte usate come abitazioni. La regione appare negli scritti di Omero e di Virgilio, ed è stata ragione di guerre di conquista per Annibale, i Romani, gli Spartani e molti altri che vi crearono evidenza di numerose civiltà, città e villaggi medievali, castelli e torri.

Anche nei piccoli paesi in cima alle colline è possibile imbattersi in esempi di architettura Bizantina e Normanna.

La Calabria è inoltre ricca di tradizione e folklore ancora oggi viventi.

Durante tutto l'anno, vi sono numerose manifestazioni locali patronali, che coinvolgono tanta musica e danza, spesso in costumi tradizionali. Sono tradizioni di lunga durata, trasmesse attraverso le generazioni e sono ancora oggi forti.

Calabria - bellezze naturali tra mari e monti

 

Calabria... bellezze naturali tra monti e mari...

Calabria costituisce la "punta dello stivale" ed è una zona poco conosciuta a visitatori Europei. Ideale per un soggiorno rilassante in una delle sue splendide località e come punto di partenza per escursioni in destinazioni meravigliose del Sud Italia a poche ore di distanza, come la Costiera Amalfitana, Sorrento, Capri, Sicilia, Agrigento, Taormina e la Puglia.

Una terra caratterizzata da una meravigliosa costa frastagliata, scogliere a strapiombo e baie isolate; ripidi percorsi di scogliera che arrivano a piccole insenature rocciose, isole e grotte da esplorare, lunghi tratti di spiaggia tutti lambiti dal mare limpido e azzurro. Clicca, Guarda e Prenota Alberghi in Calabria in Sicurezza.

Il paesaggio è spettacolare, con montagne fino a 2000m a picco, la costa con le sue lunghe spiagge e baie a forma di mezzaluna, scogliere scoscese e isole sparse nel blu cristallino dei mari Ionio e Tirreno.

Ci si chiede come così tanta varietà di paesaggi si possano trovare in una sola regione. Si rimane stupiti dalla bellezza delle montagne coperte di alberi, con le loro verdi vallate e piccoli paesi incastonati sulle loro cime, come quasi scolpiti nella roccia.

Le strade tortuose delle montagne rivelano, in ogni angolo, panorami mozzafiato delle valli lontane e mare scintillante.

Non si ha che l'imbarazzo della scelta tra montagne o costa, c'è tanto da vedere e da esplorare più di quanto possa essere fatto nel solito paio di settimane solitamente destinato alle vacanze. D'altro canto, il lento ritmo di vita del Sud Italia è perfetto per rilassarsi.

La Calabria è ricca di storia, mito e leggenda. Ci sono insediamenti preistorici e grotte usate come abitazioni. La regione appare negli scritti di Omero e di Virgilio, ed è stata ragione di guerre di conquista per Annibale, i Romani, gli Spartani e molti altri che vi crearono evidenza di numerose civiltà, città e villaggi medievali, castelli e torri.

Anche nei piccoli paesi in cima alle colline è possibile imbattersi in esempi di architettura Bizantina e Normanna.

La Calabria è inoltre ricca di tradizione e folklore ancora oggi viventi.

Durante tutto l'anno, vi sono numerose manifestazioni locali patronali, che coinvolgono tanta musica e danza, spesso in costumi tradizionali. Sono tradizioni di lunga durata, trasmesse attraverso le generazioni e sono ancora oggi forti.

Il Clima

IL CLIMA CALABRESE.

La struttura morfologica, la flora e la fauna della Calabria sono prova di come questa regione goda di un clima variegato. Possono trovarcisi due tipi di clima diversi: clima Tirrenico e di montagna.

Il clima della prima zona è caldo ma temperato in estate, mite in inverno, con precipitazioni moderate che, tuttavia, possono trasformarsi in possibili acquazzoni improvvisi.

La zona di montagna ha un clima più freddo e le cime sono innevate durante l'inverno, consentendo sport invernali. Questi picchi sono, in estate, un rifugio per coloro che cercano sollievo dal caldo.

La zona ionica è la più calda e favorita dai bagnanti. Il cielo è poche volte nuvoloso, dato che il livello annuale di precipitazioni oscilla tra 800 e 600 millimetri, 1.000 mm in meno rispetto alla zona di montagna. Nel giro di solo un centinaio di chilometri, il visitatore passa da paesaggio a paesaggio tutti diversi tra loro, un'altra ragione per la grande attrazione che la Calabria ha per molte persone.

La Cucina Calabrese

SAPORI DI NATURA, SEMPLICI... ARRICCHITI DA INVENTIVA

La cucina calabrese è diventata immensamente popolare. Negli ultimi anni, intenditori come Carnacina e Veronelli hanno spesso incluso ricette calabresi nei loro riferimenti alla gastronomia italiana. Inoltre un sacco di pubblicità indiretta è stata fornita su scala internazionale da dietologi che, con gli americani alla ribalta, hanno scoperto che la cucina mediterranea, in particolare quella calabrese, è una delle più salutari.

L'olio di oliva è ormai visto come altamente nutriente, buono per le arterie e la resistenza al cambiamento di temperature. Il peperoncino rosso si rivela un vasodilatatore e il pane integrale fa bene al sistema digestivo.

La cucina calabrese è sana perchè è molto semplice. Tuttavia, la fantasia e la necessità di persone spesso isolate per lunghi periodi, hanno completato questa semplicità con invenzioni nella preparazione degli alimenti.

I "fusilli di casa" sono molto comuni; questa pasta fatta in casa viene arrotolata attorno ad una fina stecca di metallo o dei bastoncini di bambù (nella Calabria Greca vennero chiamati Cannici).

A Vibo Valentia, questa pasta è nota come "fileia". È sempre servita con una salsa a base di carne ben cotta, a scelta tra carne di maiale, vitello o di capra.

Un altro piatto popolare è la zuppa di verdure, o pasta e zuppa di verdure, ad esempio, pasta e fagioli, pasta e broccoli, pasta e fave, polenta e cavolo, riso e scarola, pasta e zucchine, pasta e carciofi, pasta e piselli.

L'ingrediente principale di ogni piatto è l'olio d'oliva, non manca mai nelle dispense calabresi, insieme al sugo di pomodoro fatto in casa, melanzane e salami.

Le cosiddette carni di animali piccoli, agnello, capretto e capra, sono rinomati, un piatto noto è la "Capra Alla Bovese": carne di capra bollita con erbe. È inoltre popolare il capretto alla brace, mangiato in tutta la regione.

Il maiale è un ingrediente importante e un piatto popolare sono i "frittuli", la pelle calda del suino mangiato con pane caldo. Alcuni macellai di Reggio Calabria tengono ancora una padella calda all'entrata, in cui vengono cotti i più gustosi bocconcini di carne di maiale nel loro grasso.

Catanzaro è ben nota per il suo "murzeddu o morsello", la sua specialità, fatta di trippa, cuore di vacca e polmoni, ben condito con erbe e spezie, servito in una "pitta".

Un piatto interessante a base di carne bianca è l'arrosto di Altomonte; oppure un classico è il pesce spada catturato con reti da pesca in primavera al largo della Costa Viola tra Villa San Giovanni e Palmi.

Tradizionalmente viene grigliato con una salsa di olio d'oliva, aceto ed erbe, oppure servito "alla Marinara", con pomodoro e prezzemolo.

Un altro piatto tradizionale Calabrese è il "baccalà spugnato;", baccalà salato che in alcune zone acquista un sapore particolare. Il "Baccala" può essere cucinato in molti modi, ma tradizionalmente viene fritto in pastella o al forno "alla molinara", con pomodoro fresco e patate.

Nella zona di Crotone, una tipicalità sono le "sardelle salate", piccole sarde salate e condite con peperoncino rosso e olio d'oliva, consumato principalmente sul pane come antipasto.

Le melanzane sono uno degli ingredienti base della cucina calabrese e sono utilizzate in vari modi. Ogni parte di questo ortaggio viene usato sorprendentemente con ottimi risultati. Spesso la melanzana viene servita come piatto principale, come le "melanzane alla Parmigiana": al forno con olio d'oliva, salsa di pomodoro e parmigiano. Ma molte altre ricette includono melanzane, come "melanzane ripiene", la "caponata" (melanzane fritte, peperoni, pomodori e cipolle), arrostite, pelate e condite con olio e aglio e alla griglia, oppure condite con olio di oliva, aglio e prezzemolo.

I Dolci Calabresi

DOLCI CALABRESI.

La Calabria offre un vasto assortimento di dolci e forse più di ogni altro aspetto della cucina calabrese, i dolci sono più intimamente collegati con la genuina tradizione locale, soprattutto a Natale e Pasqua. Ciò deriva probabilmente dal fatto che, in un'economia relativamente povera, dolci e torte sono considerati lusso da gustare nelle grandi occasioni.

In quasi tutta la regione, a Pasqua, le "sgute" o "aggute" o "cuddhuraci" o "cuzzupe", torte fatte a forma di borsa con un manico. Uno o più uova sode vengono inserite nell'impasto e la parte superiore viene decorata con vari simboli pasquali.

Un altro dolce tradizionale è il "nacatula", una volta consumato in occasione di matrimoni, e anche nel periodo di Carnevale, fritti in olio d'oliva.

Il "mostacciolo", fatto di farina, miele di fichi e mandorle, è un altro dolce genuinamente tradizionale calabrese, presente in tutta la regione, ma di grande importanza, per l'economia locale di Soriano Calabro, Catanzaro. Il "Mostacciolo" o "nzuddo" può ancora essere acquistato in qualsiasi fiera ed esposto nelle caratteristiche casse "mustazzolari". È fatto in tutte le forme, rifilato con carta d'alluminio, ed ancora oggi, nei paesi interni, è tradizionalmente dato come un impegno simbolico o regalo di nozze.

Le forme in cui vengono raffigurati spesso richiamano figure pagane (babbaluti) o antichi simboli cristiani di pesci e uccelli.

I "Petrali" sono fatti di frutta e appartengono alla tradizione delle zone greche della Calabria, anche se sono realizzati con variazioni da pasticcieri di Reggio Calabria.

Un altro dolce tipico è la "pignolata", fatta di palline di pasta dolce, fritte in olio d'oliva e ricoperti con miele, trovati nella maggior parte della regione.

Il Torrone viene fatto a casa, ma anche industrialmente, è pertanto di importanza economica. Tradizionalmente un dolce natalizio, fatto con miele, zucchero, mandorle e cioccolato. Un altro dolce di Natale è la "pitta di San Martino", fatto di frutta candita (La "pitta" di Polistena è particolarmente buona).

Formaggi E Vini

Per quanto riguarda il Formaggio Calabrese...

Occorre menzionare quelli deliziosi della Sila e del Pollino, in particolare il "caciocavallo", una morbida provola, abbastanza forte, o il "butirro", provolone con un centro di burro. Eccellente è il formaggio di latte vaccino, fatto in piccole quantità dai monaci del monastero di San Bruno, a Serra San Bruno, come anche i formaggi di latte di capra dall'Aspromonte, realizzati a Bova, Roccaforte del Greco, Staiti, Motta San Giovanni e Roghudi; intenditori considerano i formaggi di capra calabresi come tra i migliori.

Per quanto riguarda i Vini Calabresi...

La Calabria ha una vasta gamma di vini, e ogni parte della campagna sembra avere il proprio. È certo che in antichità, la Calabria era una terra di vini (da qui il nome di Enotria), e più di cento varietà di viti erano conosciuti ai tempi dei Greci.

In genere, i vini rossi calabresi sono meglio dei bianchi, e tale è la loro forza e corpo che essi sono ampiamente utilizzati per "tagliare" un gran numero di vini italiani, tra cui il celebre Barolo, così come anche vini Internazionali.

I vini con denominazione di origine controllata (DOC) in Calabria sono: Cirò, Melissa, Lametia, Savuto (lungo il fiume Savuto), Donnici, (alta valle del Crati, provincia di Cosenza) Greco di Gerace (un vino bianco, zona Gerace) e Sant'Anna (Isola di Capo Rizzuto).

Oltre questi vini, di cui il famoso Cirò è eccezionale e descritto come il più antico vino della terra, molti altri meritano di essere menzionati e, anche se ben noti, non sono ancora stati riconosciuti come DOC.

Questi includono Pellaro, che origina a pochi chilometri a sud di Reggio di Calabria, noto per la sua robusta qualità, sapore e forza (14 -16 °); Kalipea, fatta a Locri, di colore dorato; Limbadi (Vibo Valentia), un buon vino da tavola; Rossano, fatto nella zona vicino alla città, colore rubino con un alto contenuto alcolico; Verbicaro (Cosenza), dal bacino del fiume Lao.

Una curiosità è il Trasfigurato da Seminara, conservato in recipienti di terracotta affumicato. Ci sono centinaia di altri vini, tutti buoni, e la ricerca di vini calabresi può essere un passatempo affascinante per i visitatori che desiderano conoscere la Calabria, non solo per quello che è ma per quello che ha da offrire.

Il Bergamotto

IL BERGAMOTTO.

Sulla pianura costiera della Calabria, nei piccoli villaggi e città, è possibile trovare alberi di "aracicarias" e "eucalipto", che crescono qui, facilmente, grazie al clima favorevole; vasti palmeti e alberi di ficus robusta, che danno il frutto conosciuto come "fichi d'India", così come le più usuali fichi.

La Calabria e il suo clima mediterraneo permettono la crescita del "Bergamotto".

Questo raro albero ha bisogno di terreno e clima particolari, infatti, cresce solo in Calabria. Non viene utilizzato per scopi alimentari ma per l'olio che dà dalla parte esterna del frutto, noto come "l'essenza di bergamotto".

Questa essenza ha un profumo fresco e delicato è l'ingrediente principale per eau de cologne. E' esportato in tutto il mondo per le aziende di profumi importanti.

Il Cedro

IL CEDRO.

Attraversando i paesaggi della Riviera dei Cedri si presentava, spesso e volentieri, la visuale di agrumeti bassi, circa un metro o un metro e mezzo, che si intersecavano l'un l'altro per opera della mano esperta del contadino che li impostava per un intrecciamento naturale. Tra le grosse foglie verdi, un profumo dolcemente pungente destava i sensi e si notavano dei frutti, simili ai limoni ma di dimensioni più grandi, dal colore dell'oro che venivano protetti dalle grosse spine della pianta del Cedro!

Ancora oggi esistono, seppur di frequenza minore, piantagioni di Cedro sulla Riviera da cui ne prende il nome "La riviera dei cedri". Una zona della Calabria, ove solo qui, nasce naturalmente questo frutto, grazie alle condizioni climatiche e del terreno.

Il Cedro, difficilmente consumato dalla pianta come si farebbe con un mandarino o una ciliegia, viene preparato in diversi modi per la consumazione. Candito come dolce oppure la buccia tagliuzzata a pezzetti viene utilizzata per aromatizzare i fichi fatti seccare naturalmente al sole, intersecati in una forma a croce e "conditi" internamente da noci e buccia di cedro, per creare, figlie del tempo e della pazienza della mano contadina, le tradizionali "crucette". Il cedro è anche utilizzato, in quasi tutte le case della tradizione calabrese, per produrne un liquore, appunto "il cedro", dal sapore fresco e particolare, simile al limoncello ma più sicuro e pungente, servito solitamente d'estate e nelle caldissime giornate calabresi, esclusivamente freddo dal congelatore a fine pasti ed anche in ausilio alla digestione.

"Un frutto sacro" per gli Ebrei, che vissero queste terre nei tempi antichi, trovando la terra ideale per la coltivazione del "frutto più bello" - così come indicato a Mosè da Jahvé - per la "Sukkoth" (la festa delle capanne) che celebrano solitamente ad Ottobre. I cedri più puri, sono quelli che cercano i rabbini in visita in Calabria ogni anno per la raccolta. Con la barba, kippah sulla testa e lenti tonde e leggere, i rabbini cercano i frutti del cedro senza segni, dal colore e presenza più puri, in quanto, con la sua forma che ricorderebbe un cuore, il cedro dovrebbe indurre a confessare i peccati compiuti liberando la propria anima.